venerdì 4 settembre 2015

Meravigliosi esemplari appena appena colti!!











Fra tanti funghi un solo re: il porcinocome riconoscerlo, raccoglierlo, cucinarlo Sotto il nome di porcini sono spesso uniti e confusi il Boletus edulis (porcino), il Boletus aereus (porcino nero), il Boletus pinicola (boleto dei pini) e il Boletus aestivalis (porcino d’estate).
Tanti nomi per un solo titolo perché nel mondo dei funghi fra tanti pretendenti, con certezza, la corona di re spetta al porcino. Diffuso tanto da poter essere gustato da tutti e da tutti stimato lo incontriamo in un’infinità di piatti come ingrediente “nobilitante” dalla pizza all’olio aromatizzato, e non più solo sul classico risotto.

Come riconoscerlo
Riportiamo la descrizione del Boletus edulis ricordando che le altre non si discostano sostanzialmente. Le dimensioni che può raggiungere sono davvero notevoli: in alcuni casi, memorabili per il cercatore, supera il chilogrammo di peso.
Il capello ha la caratteristica forma di tappo da spumante e col tempo diventa piano. Il colore è bruno in molte sfumature diverse, spesso più chiaro al bordo. La cuticola, la “pelle” che ricopre il cappello, si presenta umida e leggermente appiccicosa così da trattenere polvere e frammenti di foglie. I tuboli che formano accostati uno all’altro la parte bassa del cappello sono inizialmente bianchi per diventare, con la crescita del fungo, giallastri.
Il gambo, molto forte e sempre di ragguardevole circonferenza, si assottiglia nel tempo, soprattutto in rapporto alle dimensioni del cappello. Bianco o di colore avorio, sempre più chiaro del cappello, presenta venature caratteristiche intrecciate.

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