Splendido esemplare
Quando andiamo alla ricerca di funghi o tartufi è sempre
fondamentale vestirsi a strati di capi leggeri e traspiranti, portando sempre
appresso nello zaino una veste impermeabile e un pile o maglione... Anche con
condizioni metereologiche ottimali. Evitiamo assolutamente i colori mimetici:
nel caso "malaugurato" di incidente, colorati saremo più facilmente
localizzabili dai soccorritori. Partendo dall'abbigliamento e dai piedi,
importantissimi per l'attività fisica che stiamo per compiere su terreni come
quelli montuosi, spesso accidentati, fondamentale è calzare sempre scarponi o
scarponcini da montagna con speciale suola in carrarmato, alti almeno fino alla
caviglia: da evitare assolutamente gli stivali in gomma, che sono scivolosi e non
ci proteggono da eventuali distorsioni! Sotto, indossiamo calzettoni spessi e
lunghi fino al ginocchio. Un altro importante accorgimento è quello di vestirsi
a strati o a cipolla, con capi da leggeri a pesanti. La temperatura può subire
bruschi sbalzi se si passa dall'interno del bosco a un sentiero aperto e
assolato; il tempo stesso può variare nell'arco della giornata, lo sforzo di
una salita può farci sudare e una folata di vento provocarci un'infreddatura;
inoltre una leggera giacca a vento impermeabile da piegare e mettere nello
zaino ci proteggerà da possibili precipitazioni. Scegliamo sempre colori
vivaci: saremo più facilmente visibili in caso di sfortunato incidente. A
livello di pantaloni, quelli lunghi sono di rigore, preferibilmente di un tessuto
leggero, traspirante e che non ci impacci nei movimenti. Non lasciamo il collo
scoperto se non vogliamo ritrovarci con un brutto mal di gola o un doloroso
torcicollo. Se il maglione a collo alto e la sciarpa ci infastidiscono o ci
accaldano nello sforzo della camminata, annodiamoci almeno un fazzoletto di
cotone attorno al collo, ci proteggerà a dovere in caso di folate di vento
freddo. Ribadiamo, comunque, che a cercare i funghi ci si va a piedi. Spesso,
addirittura, si trascorrono intere giornate camminando nel bosco e dal punto di
vista dei nostri piedi ciò significa compiere svariate migliaia di passi,
chilometri di marcia su terreno accidentato, eterogeneo e, se ci troviamo in
montagna, anche centinaia di metri di dislivello, a salire e scendere. Con
queste premesse è ovvio che le scarpe diventano un attrezzo fondamentale
nell'armamentario del cercatore. Premesso che anche con scarpacce qualsiasi ai
piedi, a tanti sarà capitato di affrontare il bosco e magari di riempire il
cesto di magnifici porcini in meno di due ore, sulle calzature più adatte al
cercatore di funghi c'è molto da dire.
Gli
accessori del cercatore
Una volta raccolto il fungo, va
ripulito sommariamente dai residui terrosi e riposto con cura all'interno di un
contenitore adatto. Classico e indicato il cestino in vimini, folkloristica ma
a rischio "schiacciamento" la gerla in legno, pratici ma
potenzialmente "soffocanti" gli zaini traspiranti; ogni tipo di
percorso o giornata può richiedere un contenitore differente... Evitare, sempre,
le buste e i cestelli in plastica non forati. Importante e fondamentale
compagno delle passeggiate è sicuramente il cestino: da preferire quelli in
vimini, con o senza tracolla; il consiglio importante è quello di evitare
sempre gli zaini non rigidi e le buste di plastica, perchè i funghi si
deteriorano rapidamente e rischiamo di incappare in una multa. Un altro amico
fondamentale da portare sempre con se nella ricerca dei funghi e dei tartufi è
il bastone, che assolve a due funzioni, entrambe fondamentali: ci serve da
appoggio, da "terza gamba" nell'incedere su terreni che soventesono
scoscesi, scivolosi, instabili, e ci aiuta a scovare i funghi che, talvolta,
scelgono di nascere in posizioni nascoste, impossibili da individuare senza
smuovere le erbe alte o le ramaglie del sottobosco che li nascondono alla
vista. Detto questo, è d'obbligo chiedersi quale bastone portare con se. Un
ramo staccato che troviamo a terra nel sottobosco? Un bastone da passeggio o da
trekking?. Niente di tutto ciò. Il bastone del cercatore è uno solo: un
attrezzo resistente ma leggero, di dimensioni proporzionate alla nostra
corporatura, con il puntale d'acciaio per "tenere" su qualsiasi
terreno. Per gli amici cercatori di tartufi, da non dimenticare lo zappino, per
cavare i tartufi scovati e cresciuti più a fondo (e ricopire le buche una volta
raccolti...) e qualche croccantino o biscottino per il nostro amico a quattro
zampe. Venendo al coltellino... Quello classico, da cercatore di funghi o
tartufi, è formato da una lametta ricurva non seghettata, ideale per la pulizia
sommaria del fungo non appena raccolto, e da un pennellino in setole, di fibra
sintetica o naturale, per ripulire da residui terrosi il cappello o le lamelle
dei funghi. Ricordiamo che per legge è obbligatoria la pulizia dei funghi
sommaria sul luogo di raccolta, e che i funghi devono essere sempre trasportati
in contenitori rigidi e areati, mai in sacchetti o buste di plastica.
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